Sebbene la gestione passiva abbia dominato il mercato dopo la crisi finanziaria globale, c'è una crescente domanda di ETF gestiti attivamente, che sono stati definiti “la nuova frontiera dell’innovazione degli investimenti”.1
Grazie alla loro trasparenza, flessibilità e accessibilità, gli investitori hanno ora più scelta che mai.
La crescita degli ETF attivi è trainata dal crescente interesse per questo tipo di investimento e dalla domanda per una maggiore varietà di prodotti. Per soddisfare questa domanda, i fund manager stanno ampliando la gamma di strategie di investimento offerte sotto forma di ETF. Il patrimonio gestito dagli ETF attivi ha raggiunto USD 1.170 mld a livello globale alla fine del 2024, con afflussi netti pari a USD 363 miliardi nel corso dell'anno2. Le proiezioni indicano che tale cifra raggiungerà USD 4.000 miliardi entro il 20303. Questa tendenza è particolarmente rilevante anche perché gli investitori cercano opzioni gestite attivamente per orientarsi nelle continue turbolenze di mercato.
Definizione di ETF attivi
Gli ETF attivi non sono progettati per replicare un indice e in genere mirano a sovraperformare un benchmark o un settore. Gestiti da fund manager professionisti, questi ETF utilizzano un mix proprietario di strategie di investimento quantitative e qualitative per definire le decisioni di acquisto e vendita. Un ETF attivo mira solitamente a generare alfa, ovvero un rendimento aggiustato per il rischio che supera un benchmark4.
L'ascesa degli ETF attivi
Gli ETF attivi stanno diventando sempre più popolari tra le nuove generazioni di investitori retail e istituzionali, consulenti finanziari e altri intermediari.
La loro ascesa deriva da una combinazione di fattori quali normative, sviluppo dei prodotti d’investimento ed eventi di mercato e trend che hanno messo in evidenza i loro vantaggi unici. Ecco perché:
Potenziale di sovraperformance
Gli ETF attivi sono gestiti da fund manager professionisti che contano sulla loro esperienza, capacità di ricerca e di selezione dei titoli in grado di sovraperformare il mercato. Questo approccio può potenzialmente generare rendimenti più elevati rispetto agli ETF passivi, che replicano un indice. Inoltre, offre agli investitori l'accesso a gestori patrimoniali istituzionali.
Adattabilità alle condizioni di mercato
I gestori attivi possono adeguare i loro portafogli in risposta alle mutevoli condizioni di mercato, ai trend economici e alle opportunità emergenti. Questa flessibilità consente loro di sfruttare le inefficienze del mercato e mitigare i rischi in modo più efficace rispetto alle strategie passive.
Diversificazione e gestione del rischio
Gli ETF attivi offrono strategie di diversificazione e gestione del rischio più personalizzate. I gestori possono selezionare un mix di asset in linea con specifici obiettivi di investimento, propensione al rischio e prospettive di mercato, offrendo un'esperienza di investimento personalizzata.
Flessibilità
Gli ETF attivi possono essere un'aggiunta preziosa a un portafoglio più ampio che include posizioni basate su indici, poiché mirano a fornire rendimenti incrementali o altri risultati specifici per il cliente. La loro flessibilità, grazie al trading di piccole quantità e alla liquidità, ha il potenziale per migliorare i modelli di portafoglio complessivi, contribuendo a migliorare i risultati dei clienti.
Innovazione e investimenti tematici
Gli ETF attivi spesso si concentrano su strategie di investimento innovative e tematiche in linea con trend, idee, convinzioni e obiettivi a lungo termine. Queste strategie possono concentrarsi su temi quali disruption, megatrend, investimenti sostenibili oppure su intuizioni e insights unici. In questo modo, possono offrire esposizione a settori in forte crescita e tendenze emergenti che gli ETF tradizionali basati su indici potrebbero trascurare.
Misure attive del rischio
Come per gli ETF passivi, gli investitori possono utilizzare beta e la deviazione standard per valutare se un prodotto attivo soddisfa il proprio obiettivo. Inoltre, esistono due metriche di rischio chiave specificamente applicabili agli ETF attivi:
- Alpha 3
Una misura della performance di un ETF rispetto a un particolare indice o benchmark in un determinato periodo, aggiustata per la volatilità. Consente agli investitori di determinare se un fondo sta sovraperformando o sottoperformando un benchmark passivo. Questo indicatore è espresso in percentuale. Ad esempio, un ETF con un alfa del 3% ha superato il suo benchmark del 3%, tenendo conto della volatilità del portafoglio del fondo.
- Sharpe ratio
Lo Sharpe ratio misura i rendimenti in eccesso di un ETF rispetto alla sua volatilità. Indica il rendimento in eccesso generato per unità di rischio assunto. Lo Sharpe ratio è espresso in termini numerici e qualsiasi valore superiore a uno è considerato buono. Un numero più alto implica che un investitore è compensato per aver assunto un rischio aggiuntivo con rendimenti relativamente elevati. Questo indicatore aiuta a determinare se un ETF attivo sta assumendo un rischio sostanziale per ottenere una performance superiore. Idealmente, un ETF dovrebbe offrire rendimenti superiori alla media riducendo al minimo la volatilità.
Perché scegliere tra attivo e passivo
Entrambi gli stili di ETF hanno i loro vantaggi. Gli ETF passivi sono ideali per gli investitori che cercano rendimenti simili a quelli di un indice con commissioni molto basse. Al contrario, gli investitori possono essere attratti dagli ETF attivi per cercare di sovraperformare il mercato, spinti dalla convinzione che i fund manager professionali possano ottenere rendimenti superiori.
- "The Year of the Active ETF." Institutional Investor, March 2025. https://www.institutionalinvestor.com/article/2eesgfd1awgu19g2ypekg/innovation/the-year-of-the-active-etf.
- Broadridge data, December 2024..
- "Decoding active ETFs." BlackRock, December 2023 https://www.blackrock.com/ca/institutional/en/literature/market-commentary/decoding-active-etfs-ca-en.pdf.
- Alpha is a measure of performance calculated by a comparison of the volatility of the portfolio versus its benchmark on a risk-adjusted basis. A positive alpha of 1.0 means the fund outperformed its benchmark index by 1%, while a negative alpha indicates underperformance.
- Beta measures the sensitivity of a fund in regards to the movement of its benchmark. A beta over 1.0 means that the investment has been more volatile than the benchmark, while a beta of less than 1.0 represents less volatility.
- A standard deviation is a statistical measurement that sheds light on historical volatility. For example, a volatile stock will have a high standard deviation while the deviation of a stable blue-chip stock will be lower. A large dispersion tells us how much the return on the fund is deviating from the expected normal returns.