La domanda speculativa è, per sua natura, instabile. Non è possibile dire con certezza se i prezzi internazionali del rame continueranno a salire nel corso dell’anno, soprattutto perché la domanda legata all'uso industriale in Cina rimane sottotono.
Tuttavia, guardando al futuro, ci sono argomenti convincenti per investire nei minerali strategici, argomenti basati sia sull'utilità che sulla scarsità.
Abbiamo fatto molte ricerche su queste materie prime minerarie, secondo le quali prevediamo un aumento significativo della domanda nei prossimi anni (vedi Grafico 1).
Chart 1: Global mineral demand, 2030 vs 2040
Minerali del futuro
I minerali del futuro sono materie prime da estrazione – tra cui rame, litio, alluminio, platino e nichel – che sono essenziali per lo sviluppo delle economie.
Sono fondamentali per la transizione energetica, poiché ci stiamo allontanando dai combustibili fossili per passare a un'economia più sostenibile, soprattutto attraverso l'elettrificazione della produzione di energia e dei trasporti.
Ad esempio, il rame è un metallo ampiamente utilizzato per le sue qualità di buon conduttore. È essenziale nella maggior parte delle applicazioni elettroniche ed elettriche. La domanda futura sarà guidata dal suo ruolo nelle reti elettriche e nei veicoli elettrici (EV).
Il litio, un metallo alcalino bianco-argenteo, è importante per le batterie ricaricabili agli ioni di litio che alimentano i veicoli elettrici e per le batterie utilizzate per l'accumulo di energia nelle reti elettriche. Si stima che entro il 2040 avremo bisogno di una quantità di litio 20 volte superiore a quella necessaria nel 2020.
È un superciclo delle materie prime?
Un superciclo è un periodo in cui un cambiamento strutturale provoca un aumento significativo e prolungato della domanda di un prodotto, che a sua volta ne determina un consistente e duraturo aumento dei prezzi.
La domanda di minerali del futuro è guidata dalla necessità e dalle politiche governative. La necessità di abbandonare i combustibili fossili è evidente a molti e questo trend è ben supportato dalle nuove normative.
Negli ultimi tre anni, ci sono state più di 100 nuove normative governative e un'ondata di strategie ufficiali legate ai minerali critici. Questa è una chiara indicazione della loro crescente importanza. È probabile che la domanda rimarrà robusta durante i vari cicli economici dei prossimi 20 anni o più.
Allo stesso tempo, l'offerta sarà limitata: negli ultimi dieci anni le compagnie minerarie non hanno investito nello sviluppo di nuove risorse. Per questo motivo non è stata creata una sufficiente capacità produttiva aggiuntiva. Dove c'è capacità, si assiste a un calo dei volumi di produzione e della qualità.
Queste dinamiche aumentano la probabilità dell'emergere di un nuovo superciclo.
Comprare l'azienda, non la merce
Riteniamo che gli investitori debbano investire nelle aziende che stanno dietro ai minerali del futuro. La storia ci insegna che questo è il modo migliore per trarre vantaggio dall'aumento dei prezzi delle materie prime.
Le opportunità di investimento sono diverse e si trovano in tutti i punti della catena del valore – ovvero l’ampia gamma di attività necessarie per creare un prodotto o un servizio.
Oltre alle società minerarie stesse, si può risalire la catena del valore fino alle aziende che forniscono i macchinari necessari per estrarre i minerali dal terreno.
A valle della catena del valore, si possono invece cercare le aziende che lavorano dietro ai prodotti – come i veicoli elettrici – che sono fabbricati utilizzando uno o più di questi minerali critici.
Altre aree di interesse possono essere le aziende che contribuiscono alla decarbonizzazione dei trasporti, degli edifici e dell'industria, i produttori di batterie e le aziende che si occupano della produzione di motori a magneti permanenti.
Giocare d’anticipo
Tutto si sta allineando per l'inizio di un superciclo delle materie prime che potrebbe trasformarsi in un'opportunità pluridecennale. Un coinvolgimento tempestivo può fare una grande differenza in termini di rendimento.
L'adozione dei veicoli elettrici in Cina è stata molto rapida. Le vendite di veicoli elettrici quest'anno sono destinate a rappresentare quasi la metà delle vendite di auto in Cina. Nel 2020, questa cifra era solo del 2%.
La penetrazione dei veicoli elettrici nei mercati sviluppati è meno profonda. Tuttavia, accelererà quando entreranno in vigore i divieti sui motori a combustione interna e quando i veicoli elettrici diventeranno meno costosi (soprattutto quando il costo delle batterie diminuirà).
Nel frattempo, la National Grid del Regno Unito ha pubblicato i suoi piani di investimento per il prossimo decennio ed è chiaro che gli investimenti per sostenere la transizione green sono una priorità fondamentale.
A livello globale, le reti elettriche hanno bisogno di espandere le linee di trasmissione e distribuzione di circa 150 milioni di km, pari alla distanza tra la Terra e il Sole1.
A fronte di tutta questa domanda, come abbiamo già detto, l'offerta farà fatica a tenere il passo per qualche tempo. Questo sosterrà i prezzi.
Considerazioni finali
La transizione verso lo zero netto delle emissioni di carbonio dovrà avvenire a un ritmo record. Ciò richiederà un'ampia diffusione di tecnologie a basse emissioni e di infrastrutture sostenibili, tutte basate sui minerali del futuro.
Guardando oltre i veicoli elettrici e le reti elettriche, sarà necessaria una transizione più ampia nei trasporti, negli edifici, nell'industria e nell'agricoltura. Tutte queste ambizioni, in qualche forma, sono ad alta intensità di minerali futuri.
La sostenibilità è ormai al centro delle logiche di investimento e la capacità di monitorare e gestire i rischi ambientali, sociali e di governance (ESG) è quindi fondamentale per il successo di chi investe.
In aggiunta, poiché molte aziende che operano in questo universo hanno importanti attività nei mercati emergenti, è fondamentale mantenere una regolare interazione con le società in cui investiamo.
[1] BNEF, New Energy Outlook: Grids 2023